Cos'è complementi greco?

Complementi in Greco Antico

In greco antico, i complementi arricchiscono e completano il significato della frase. Si distinguono per la loro funzione sintattica e per il modo in cui si legano al verbo o ad altri elementi della frase. Ecco una panoramica dei complementi principali:

  • Complemento oggetto: Indica l'oggetto diretto dell'azione espressa dal verbo transitivo. Risponde alla domanda "chi?" o "che cosa?". Si trova al caso accusativo. Esempio: Ho grafè ton paida (la scrittura punisce il ragazzo).

  • Complemento di specificazione: Indica a chi o a cosa appartiene, a chi si riferisce o da chi proviene qualcosa. Si trova al caso genitivo. Esempio: Oikos basileos (la casa del re).

  • Complemento di termine: Indica a chi o a che cosa è diretta l'azione espressa dal verbo o da un altro elemento della frase. Si trova al caso dativo. Esempio: Didomi biblion to paidi (Do un libro al ragazzo).

  • Complemento di agente: Indica la persona o la cosa da cui è compiuta l'azione nella frase passiva. Si trova al caso genitivo preceduto dalla preposizione hypo (ὑπό). Esempio: He polis epolemeito hypo ton barbaron (La città era assediata dai barbari).

  • Complemento di causa efficiente: Indica la cosa che causa l'azione espressa dal verbo passivo. Si trova al caso dativo. Esempio: Ethraushte thumia kopidi (Il cuore fu spezzato dalla spada).

  • Complementi di luogo: Esistono diverse tipologie:

    • Stato in luogo: Indica il luogo dove si trova qualcuno o qualcosa. Caso: dativo (senza preposizione) oppure preposizione + caso.
    • Moto a luogo: Indica il luogo verso cui ci si muove. Caso: accusativo (con preposizione).
    • Moto da luogo: Indica il luogo da cui ci si muove. Caso: genitivo (con preposizione).
    • Moto per luogo: Indica il luogo attraverso cui ci si muove. Caso: genitivo (con preposizione) oppure accusativo (con preposizione).
  • Complemento di tempo: Indica il tempo in cui si svolge l'azione. Può essere determinato (quando?) o continuato (per quanto tempo?). Si esprime con diversi casi e preposizioni.

  • Complemento di mezzo/strumento: Indica lo strumento o il mezzo attraverso cui si compie un'azione. Si trova al caso dativo. Esempio: Apokteino ton lykon dorati (Uccido il lupo con una lancia).

  • Complemento di modo/maniera: Indica il modo in cui si svolge un'azione. Si esprime con avverbi o con preposizioni + caso.

  • Complemento di compagnia/unione: Indica la persona o la cosa con cui si compie un'azione. Si esprime con la preposizione meta (μετά) + genitivo.

  • Complemento di causa: Indica il motivo per cui si compie un'azione. Si esprime con preposizioni + caso (es. dia + accusativo, hypo + genitivo).

  • Complemento di fine/scopo: Indica l'obiettivo per cui si compie un'azione. Può essere espresso con preposizioni + caso (es. pros + accusativo) o con l'infinito.

  • Complemento di materia: Indica la materia di cui è fatto qualcosa. Si esprime con il genitivo.

  • Complemento di argomento: Indica l'argomento di cui si parla o su cui si discute. Si esprime con il genitivo o con preposizioni + caso.

Questa lista non è esaustiva, ma copre i complementi più comuni e importanti in greco antico. L'analisi del caso e della preposizione utilizzata è fondamentale per identificare correttamente la funzione del complemento all'interno della frase.